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a) Discussioni sportive sui rally Gruppo di discussione sul rally e sulle sue problematiche |
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04-05-06, 09:39 | #31 |
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Iscritto in data: Feb 2001
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Concordo sicuramente con chi sostiene che la nuova regola sia meno "lesiva"
della vecchia attribuzione degli imposti. Credo invece che un tempo assegnato dai commissari sia la strada più complicata da percorrere, un pò perchè come dice Puceddu siamo in Italia, un pò perchè come anticipa Kapo è possibile fare reclamo e quindi visto che questo tempo "inventato" dai commissari è figlio di un uomo e non della matematica o di un cronometro verrebbe SEMPRE visto o dagli uni o dagli altri come occasione di sicure polemiche di favoritismi o quant'altro... Personalmente preferisco un sistema come quello attuale, che può piacere o non piacere ma se venisse applicato sempre con la stessa logica, se non altro, garantirebbe un giudizio, forse non giusto, ma sempre uguale ed imparziale. Il fatto che uno si gira in prova o buca e su quella prova gli viene calcolato l'imposto fa parte del gioco, non delle regole per forza sbagliate. Se ti presenti alla partenza di una gara di un qualsiasi sport si presume che tu conosca le regole, le accetti (magari non condividendole) e pretendi vengano rispettate da tutti.... pino - puntorally |
04-05-06, 09:43 | #32 |
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Direi che alla fine questa norma non sarà la migliore ma sicuramente ha risolto molti problemi,solamente la sua interpretazione per le Ronde può dare qualche problema, nel caso particolare di due tempi imposti per le prime due PS della gara, caso molto particolare ma spero infrequente.
Sicuramente se in tal caso si fosse applicata la normativa precedente alla attale, tempo peggiore senza distacco percentuale gli scontenti sarebbero stati di più; utilizzo della norma FIA con il tempo imposto assegnato dai CS, ma immaginate quante recriminazioni sui possibili brogli ed interessi vari... Forse una maggiore chiarezza interpretativa su come calcolare il distacco percentuale nell'assegnazione dei tempi imposti sulle due PS non guasta e mi sembra corretto chiederlo alla Sottocommissione CSAI. Ma assolutamente sono da evitare le polemiche. |
05-05-06, 09:26 | #33 |
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Io ritengo che una p.s. non disputata non debba modificare la classifica. In un rally non esiste solo la classifica assoluta, esistono anche quelle di classe.
Fare un ragionamento matematico esclusivamente sulla classifica assoluta è sbagliato e soprattutto il sistema proporzionale deve tenere conto dell'andamento della gara di ogni singolo equipaggio. Di conseguenza se la p.s. interessata dal tempo imposto è l'ultima del rally, il sistema proporzionale può anche andare bene se invece si tratta della prima p.s. il sistema non va assolutamente bene. Ecco perchè insisto sul fatto che l'assegnazione del tempo imposto deve essere fatto dal Collegio dei Commissari e non da un calcolo matematico. Chissà perchè in Italia dobbiamo sempre essere diversi dal resto del mondo. |
05-05-06, 09:41 | #34 |
Senior Member
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[quote]Di conseguenza se la p.s. interessata dal tempo imposto è l'ultima del rally, il sistema proporzionale può anche andare bene[\quote]
Per questo propongo di dare il tempo proporzionale a fine gara. Ma poi vogliamo il proporzionale o il maggioritario?
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La vita l\'e\' come la scala del puinar: curta, in salita e piena de schiti. www.newrallyteam.com |
05-05-06, 14:30 | #35 |
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Ma senza un calcolo matematico, come si può giungere al tempo imposto?
Viene dato lo stesso tempo a tutti? Viene estratto a sorte? Vengono annullate le prime prove non percorse almeno dalla percentuale XX% dei concorrenti? Viene dato "ad libitum" dal collegio CS? Ma qualcuno ha idea delle polemiche successive? Sarebbe interessante sentire delle proposte costruttive. |
05-05-06, 14:36 | #36 |
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Se decidono i Commissari posso sempre discuterne per le vie della giustizia sportiva, se decide una formula matematica allora si che posso polemizzare e recriminare all'infinito.
Sirik ma nel Mondiale come fanno? Nell'Europeo come fanno? Hai mai sentito delel polemiche? Eppure li calcoli matematici non se ne fanno. Quindi? |
05-05-06, 15:47 | #37 |
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Certo è che, a parte l'episodio particolare oggetto del topic, anche se ne possiamo parlare all'infinito un metodo matematico è univoco e palese a priori.. far intervenire la variabile umana darebbe sempre spazio a qualcuno per recriminare decisioni vessatorie e arbitrarie nei suoi confronti.. considerando il clima che si respira anche nelle cosiddette "gare minori" poi..
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05-05-06, 17:33 | #38 |
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Iscritto in data: Feb 2001
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Scusami Kapo ma non capisco il tuo ragionamento.
Credo che se una Commissione di Commissari decidesse a tavolino alcuni tempi per una PS che non è stata effettuata da tutti, in base a calcoli decisi in quel momento, i reclami sarebbero certi proprio perchè i tempi non sarebbero supportati da un cronometro e quindi discutibili. Se invece il tempo te lo da una formula matematica o una regola stabilita a priori che reclami vuoi fare ? Sono d'accordo che all'estero funziona come dici tu, ma quanti reclami fanno i concorrenti ? E che rispetto hanno degli "Arbitri" ? In molti posti all'estero un Arbitro è un Arbitro, e non si discute la sua buona fede nelle decisioni, sei sicuro che da noi sia così ? In Italia le classifiche dei vari campionati le sapremmo, nella migliore delle ipotesi, l'anno successivo tanti sarebbero i reclami ! Resto dell'idea che se "mi giro" nella PS da dove poi mi calcolano l'imposto sono io che ho sbagliato, non sono le regole che sono sbagliate. Ma sopratutto lo sapevo prima di partire che la regola era così e non posso recriminare con nessuno. Sul fatto che le attuali regole siano migliorabili, oviamente non posso che essere d'accordo... Pino - Puntorally |
05-05-06, 19:20 | #39 |
Junior Member
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Per fare un po' d'ordine, proviamo a dividere un due il problema.
Da una parte <i>quale</i> tipo di metodo applicare; Poi con quali debbano essere le <i>condizioni al contorno</i>. Penso che sulle condizioni possiamo essere tutti abbastanza d'accordo: -annullare o limitare a casi rarissimi le possibilità di interpretazione; -fissare tempi certi per l'applicazione: quattro ore per una decisione significa applicazione della regola "a posteriori" e cioé decidere il risultato di una gara a giochi fatti; -esplicitamente vietare qualsiasi applicazione "creativa" delle regole. Per quale metodo applicare, rimango favorevole ad un tempo unico. Al di là delle considerazioni matematiche, che già dovrebbero essere sufficienti, come si fa a stabilire che "se sei andato più lento del 4% nelle prime prove, (rispetto ad un tuo collega), anche nella prova interrotta farai la stessa cosa"? Troppe e gravi sono state le ingiustizie viste in questi anni. |
05-05-06, 22:20 | #40 |
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Ma è stato proprio per evitare ingiustizie e danni o regali che qualcuno ha creato questa formula matematica in modo da evitare il tempo unico (peggiore) dato con la normativa precedente.
Ha senso dare una discrezionalità enorme ai CS, in modo che il loro tempo possa essere solamente rivisto da giustizia sportiva (TNA) e poi in base a quali supposizioni un altro tribunale decide che il tempo dato dai CS non é corretto? In una italia così polemica e piena di scandali, non ultimo quello sugli arbitri, perché i CS dovrebbero avere questo machete in mano? |
07-05-06, 11:27 | #41 |
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Solo in Italia si applica questo metodo e solo in Italia ci sono sempre discussioni sui tempi imposti matematici. Fate voi....
Poi a proposito della "discrezionalità enorme" dei C.S. non fatemi dire cose che non vorrei dire. Apprezzerei molto di più la discrezionalità applicata ai tempi imposti piuttosto di quella attuale che viene applicata anche alle regole ininterpretabili (ve lo dice una "vittima" della discrezionalità)! |