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a) Discussioni sportive sui rally Gruppo di discussione sul rally e sulle sue problematiche |
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05-02-08, 10:50 | #1 |
Member
Iscritto in data: Sep 1999
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ROBA VECCHIA... uno scritto del 1980
Ho trovato uno scritto di mio nonno, Dado Andreini, del 1980. All'epoca, ogni anno, facevamo una specie di giornalino per pubblicare i risultati dei soci della Scuderia Livorno Corse, i resoconti delle gare e le più belle foto dei piloti. Nel 1980 erano iscritti al sodalizio livornese 54 piloti rally e 44 navigatori, oltre a 7 piloti nella categoria velocità.
L'articolo a firma di mio nonno si intitola “Organizzare oggi... è una parola!”, non sto a riscriverlo tutto perchè è lunghissimo, ma riporto alcuni passi che, a mio parere, sono ancora molto attuali. NIENTE INIZIATIVE “L'organizzatore non ha più spazio per la fantasia, innovazione e miglioramenti sono privilegi di pochi. Tutto è pianificato. Le gare, grandi o piccole, non possono vivere se non sono sostenute con grossi investimenti esterni che le strumentalizzano. (...omissis) in pochi riusciamo a visualizzare gli investimenti a medio e lungo raggio, tutti gli altri pensano ad ingrossare più in fretta possibile il portafoglio e sfruttano disordinatamente e male le occasioni. E lo sport dov'è? Quando c'è ne soffre! Ma lo sportivo, come protagonista, è sempre al centro delle attenzioni. Gli interessi si sviluppano e sono necessari fino ad un determinato punto, ma quando prorompono incontrollati, l'equilibrio si spezza e chi ci rimette è ancora lo sport, quello che ha creato “tutto”. TROPPE LEGGI Per lo sport le leggi dovrebbero essere poche e, direi, meno scritte. Onestà e buon senso sono sufficienti a risolvere ogni disputa. Troppe norme, troppe interpretazioni, stimolano la volontà di eluderle e quindi la malafede. Tutto ciò che è stato fatto si contesta perchè deve essere “diverso”. Per creare ci sono voluti anni di duro lavoro; per cambiare si fa anche presto ma si rischia solo di distruggere. Mi riferisco al campionato “tipo calcio” con promozioni e retrocessioni. Per dare maggior prestigio al campionato, si disse, era necessario ridurre il numero delle gare titolate...e va bene! Ma quando le gare escluse si sostituiscono con altre che valgono indiscutibilmente meno, ma sono organizzate da “organizzatori politici” non si riesce a buttarlo giù e non va bene niente (qui si riferiva alla perdita di validità della Coppa Liburna. n.d.r.) (...omissis) DIFFICOLTA' DI DIALOGO Nel nostro sport non si discute più. Nella C.S.A.I. Vecchio tipo, quella per intendersi non dempcratica (ne ho fatto parte nel 1949 come rappresentante della Toscana e nel 1962 come membro effettivo), ogni anno venivano fatte per ogni specialità diverse riunioni e dibattuti gli argomenti importanti che poi si discutevano al Convegno delle Commissioni Sportive di fine anno. Oggi la C.S.A.I. è democratica e la sua base non comunica direttamente con il vertice. I Delegati Regionali hanno scarsa disponibilità di tempo per per svolgere il loro compito di collegamento capillare, così manca il dialogo. Nel 1979 il Congresso fu quasi inutile perchè tenuto quando il regolamento era già stato pubblicato. Nell'80 c'è stata una riunione estiva alla quale in pratica sono intervenuti solo i Delegati Regionali e non tutti e uno sparuto numero di “fissati” (come me) e niente Congresso. Nel paragrafo successivo spiega come venivano valutate le gare e si lamenta per la perdita di validità della SUA gara. CONCLUSIONI Il vecchio Gino Bartali dice: “Tutto da rifare!”. Io dico... proprio tutto no, ma tanto si, soprattutto per ridare un contenuto sportivo allo Sport di oggi perchè ne ha tanto bisogno! |
05-02-08, 11:14 | #2 |
Senior Member
Iscritto in data: Mar 2007
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di la verità................ questo scritto è dello scorso anno.........
e poi tanti dicono che una volta era meglio, se era già cosi quasi trent'anni fà......... complimenti documento interessante, se hai altri scritti postali che sono interessanti... ciao.
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BRIXIA4X4 |
05-02-08, 11:29 | #3 |
Senior Member
Iscritto in data: Sep 1999
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Insomma, nulla di VECCHIO sotto il sole
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05-02-08, 14:41 | #4 |
Junior Member
Iscritto in data: Feb 2006
Messaggi: 53
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Anche qui vale un discorso che si puo' generalizzare a tutta la situazione italiana:sono passati 30 anni ed e' ancora tutto come prima(o peggio...)il gattopardo direbbe:cambiare tutto per non cambiare nulla...P.S.Dado Andreini,grandissimo organizzatore di splendide gare dell'epoca,probabilmente l'aveva capito!
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05-02-08, 17:21 | #5 |
Member
Iscritto in data: Sep 1999
Messaggi: 584
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Si parla purtroppo di un mondo ( e di un modo di pensare ed agire) che non c'è più! Io ricordo Dado Andreini fare il Controllo a Timbro di Livorno del Rally di Sanremo........senza offesa, oggi quale degli organizzatori di grandi rally avrebbe la voglia ( e l'umiltà) di stare 3 o 4 ore per strada per mettere un timbro su una tabella di marcia? Solo così si capisce il riferimento a chi opera per passione e chi per ingrassare ( o farsi bello).
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05-02-08, 17:28 | #6 |
Member
Iscritto in data: Jun 2000
Messaggi: 851
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vero...
Parole sante...
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05-02-08, 18:37 | #7 |
Member
Iscritto in data: Apr 2000
Messaggi: 282
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...insostituibile Dado...
Leo Todisco Grande |
05-02-08, 21:00 | #8 |
Member
Iscritto in data: Dec 2000
Messaggi: 733
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grande Dado,ha scritto le pagine piu belle delle gare in Toscana,Liburna e Isola d'Elba
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03-03-08, 10:23 | #9 |
Junior Member
Iscritto in data: Dec 2007
Messaggi: 49
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A me Andreini "fregò" i soldi dell'iscrizione al Coppa Liburna del 1979 e non me l'accettò.
Feci intervenire un altro grande (Siropietro Quaroni all'epoca Presidente della S.C. Rally) che me li fece restituire. Un paio di anni dopo trovai Andreini al Colline di Romagna, discutemmo della cosa, ammise le sue colpe e diventammo "molto amici" nel senso che anche senza avere frequentazioni assidue, mi inviava sempre i programmi delle gare che Lui organizzava. Come ha detto qualcuno, prima, l'umiltà non è da tutti. |
03-03-08, 22:38 | #10 |
Senior Member
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Grandissimo Dado in tuttii sensi, me lo ricordo che mi ricevette in casa quasi a ora di cena pur di consegnarmi il radar del Liburna '79.
Tanto per cambiare eravamo in ritardo il "muletto" una 127 da tetano hua hua hua ci aveva mollato, gliela facmmo pagare sul dossone all'iniio della discesa, della castellaccio il famoso ex circuito delle F1, prima della parabolica a destra.
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Carlos |
04-03-08, 03:56 | #11 |
Senior Member
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Mannu... capisco l'emozione di leggere qualcosa dei bei tempi andati, ma se anzichè farti travolgere dai ricordi, scrivessi con più calma, forse riusciremmo a comprendere i tuoi aneddoti !!
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Tu molto brava e molto belle tette! ..Marku Alen alla mia naviga, Costa Smeralda 2002 |
04-03-08, 07:09 | #12 |
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Argomentazioni valide ed attuali anche oggi. Una disamina di uno spaccato per questo sport dove aspetti politici, potere-protagomismo, di ingerenze al di fuori dell'agonismo (se così posso definirlo) lo hanno sempre seguito e condizionato alcuni vertici. Lucida la considerazione del distacco esistente tra mondo effettivo della gara intesa in senso globale e tra chi deve ordinare, regolamentare, organizzare e decretare norme. Una ulteriore testimonianza per questo mondo, auspicando che possa anch'esso migliorare. Bene, ben fatto e grazie per averlo riproposto. (forse ho peccato in aggettivi.....e va beh)
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